"Improvement in Sun-Helmet"
Il Cappello da sole o Sun-Helmet (US213415) è stato ideato e brevettato da Halvor Halvorson da Nashua, contea di Hillsborough e stato del New Hampshire.
Uno degli scopi della descrizione del brevetto, come
riportato dall’autore, era quello di permettere a qualsiasi persona abile nel
“fare” di comprendere il funzionamento dell’invenzione grazie anche ai
dettagliati disegni.
Il cappello che analizzeremo appartiene ad una categoria di copricapi che possiedono lo “scudo” separato e posto sopra la testa, in modo da permettere il libero passaggio dell’aria.
Il cappello che analizzeremo appartiene ad una categoria di copricapi che possiedono lo “scudo” separato e posto sopra la testa, in modo da permettere il libero passaggio dell’aria.
I DISEGNI
La figura 1 è una vista prospettica del cappello.
la figura
2 è una vista più nel dettaglio del telaio di supporto.
La figura 3 è una
porzione che mostra la modalità di fissaggio delle aste al telaio.
COM’E’ FATTO?
Nei disegni, A, si
riferisce allo scudo (la parte che protegge dal sole), molto simile ad un
comune parasole che ricopre un telaio, D, estremamente leggero ma al contempo
resistente.
Le aste del telaio sono
supportate, una volta estese da tiranti, C, fissati alle loro estremità, f, al
telaio grazie al meccanismo riportato in fig. 3. I tiranti sono costruiti in
modo da richiudersi contro le aste quando il cappello viene ripiegato.
I tiranti C alle loro estremità
interne sono imperniate ad un meccanismo scorrevole, C’, a sua volta inserito
in una breve guida che prosegue fino all’estremità superiore del cappello (che
permette l’apertura e la chiusura del telaio). Quest’ultima possiede infine una
molla per bloccare il meccanismo scorrevole una volta aperto lo scudo.
Ai tiranti C vicino alle loro
estremità sono fissate ulteriori aste di supporto C’’, che si estendono verso
il basso fino ad una banda o un elastico B. Le aste di supporto C’’ non
presentano tutte la stessa lunghezza: quelle più corte vanno nella parte
anteriore mentre quelle più lunghe in quella posteriore come mostrato in fig.1.
L’inclinazione dello scudo può essere decisa a piacere variando la posizione
delle aste corte anche se lo scudo
dovrebbe essere il più orizzontale possibile.
La banda B (che andrà a contatto
con il capo) potrebbe essere di comune tessuto intrecciato o materiali
resistenti simili, ma anche un elastico; è preferibile tuttavia comune tela con
un nastro B’’ nella parte a contatto con la nuca.
La banda presenta una fibbia, d,
che permette di regolare la misura a piacere; per consentire una maggiore
sicurezza è possibile aggiungere una striscia di tessuto sotto il mento, B’,
come mostrato in figura.
MODALITA’ DI UTILIZZO
Quando non in uso può essere
ripiegato come un comune parasole dopo averlo rimosso dalla testa premendo la
molla presente sulla staffa, b, che blocca il meccanismo scorrevole C’.
Lo scudo infine può essere
ripiegato accuratamente e all’occorrenza riposto in tasca.
A CHI E’ DIRETTO?
A viaggiatori, specialmente in
paesi tropicali, turisti, sportivi e chiunque sia sottoposto ad una lunga
esposizione ai raggi solari.
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