mercoledì 13 giugno 2018

STEP# 13: La chiave di lettura del Blog

Il disegno originale
In questo post rivedremo la storia dell'intero Blog: gli step, le ricerche e tutto il materiale del brevetto che mi è stato assegnato.
Prima di tutto le presentazioni!
Il protagonista del blog è l'innovativo brevetto del Sun-Helmet di Halvor Halvorson, datato 1879.
E' un'evoluzione di un precedente cappello che apre la strada ad una nuova tipologia di copricapi: quelli con lo scudo parasole rialzato rispetto alla testa.
Le innovazioni presenti nel brevetto sono molte: la possibilità di richiudere il cappello, la ventilazione, l'ergonomia... e per entrare nel dettaglio si parte dalla descrizione dei componenti e del funzionamento accompagnata dal disegno originale.
Il complicato ma ingegnoso meccanismo è descritto nei minimi particolari facendo spesso ricorso ai nomi di tutti i componenti, che riassumeremo in un glossario, per aiutare anche il lettore non "tecnico" a capire: telaio, aste di supporto, molle e meccanismi scorrevoli uniti in un solo, solido pezzo. Ora, è tempo di presentare il substrato che ha contribuito alla nascita dell'invenzione, ma anche le ripercussioni dell'oggetto. Si parte dall'analisi del contesto storico-sociale: siamo nella seconda metà dell'800, epoca della seconda rivoluzione industriale e le nuove tecniche e i nuovi materiali spingono sempre più al futuro. Ecco pertanto che verrà analizzato anche il contesto tecnologico.
Non sono molti i riferimenti bibliografici al Sun Helmet mentre ve ne sono un gran numero relativi al Pith Helmet, il casco coloniale. Sono riportati sul blog i più interessanti. Non solo documenti narrativi ma anche tecnici che dimostrano l'effettivo utilizzo seppur per pochi anni, del Sun-Helmet.
A questo punto della ricerca disponiamo di una marea di termini, date, nomi... tutti nuovi ed è utile riorganizzarli in una colorata wordcloud.
Non resta che analizzare le innovazioni precedenti, quelle che hanno contribuito o persino anticipato la nascita di un copricapo così rivoluzionario.
L'attenzione ora si sposta sulla vita e sulla storia delle persone che hanno dato vita al brevetto. Iniziamo dall'inventore, Halvor Halvorson di Nashua, stato del New Hampshire: la documentazione è frammentaria e difficili da ricercare ma con una attenta analisi si giunge a risultati inaspettati, come le origini Norvegesi di Halvorson.
Non vi è proprio un'impresa alla quale è affidata l'invenzione, ma vi sono due famosi industriali e inventori dell'epoca che si prendono carico del brevetto, William e Benjamin Earl.
Avendo analizzato solo la storia passata ritroviamo alcuni post relativi al XXII secolo. E' presente innanzitutto un post ancora legato al passato, la pubblicità la quale ci proietta subito al mondo degli advertisement moderni del web. Solo digitando "cappello ombrello" sui siti di e-commerce ci troviamo di fronte ad una miriade di cappelli ombrelli in vendita.
I seguenti post analizzano la presenza odierna dell'invenzione: gli sviluppi fino ad oggi e persino la presenza del Sun-Helmet nella filmografia moderna . E' curioso notare che un oggetto di 140 anni è tornato alla ribalta grazie alla disperata ricerca di oggetti divertenti dei giorni nostri.
Per concludere è presente un Abbecedario nel quale sono ripresi i termini e le parole più significative ed utili relative all'invenzione.

Con questo ultimo post concludo l'esperienza sul blog e spero di aver reso interessante e chiara tutta la mia ricerca.

Buona Lettura.

sabato 9 giugno 2018

STEP# 12: Contemporary Step

Nel corso della storia a invenzioni geniali si sono affiancate invenzioni che hanno suscitato scarso interesse, tra queste, il Cappello di Halvorson (Sun-helmet).
L'inventore, Halvor Halvorson, nella descrizione del brevetto espone chiaramente le potenzialità del suo nuovo cappello da sole: leggerezza, protezione, comodità... tutte innovazioni che vengono riprese e quasi rubate da questo brevetto.
Infatti questa variante di cappello non ha mai sfondato nel commercio, anzi è gradualmente sparito finchè negli anni 2000 riappare magicamente.
La disperata ricerca di oggetti curiosi e divertenti del XXI secolo ha infatti riportato alla luce il Cappello esattamente nella forma disegnata da Halvorson tre secoli prima.

Il copricapo è stato portato alla ribalta nella filmografia recente. Una delle pellicole in cui è stato proposto, forse la più famosa e divertente, è "Una settimana da Dio", interpretato da Jim Carrey, Morgan Freeman e Jennifer Aniston.

Di seguito una parte tratta da film, dove il protagonista Bruce Nolan indossa il cappello.








giovedì 7 giugno 2018

STEP#11: Abbecedario

A come ARIA
B come
C come CAPPELLO
D come
E come ESPLORATORI 1
F come
G come GUIDA 7
H come HALVOR HALVORSON 2
I come INCLINAZIONE 3
L come LEGGEREZZA 3
M come MODA 6
N come NEW HAMPSHIRE 2
O come OMBRELLO 8
P come PROTEZIONE
Q come
R come RAGGI UV
S come SOLE
T come TELAIO
U come
V come VENTILAZIONE 4
Z come ZANZARIERA 5


Note:
1 Il cappello in una delle sue varianti fu spesso usata da esploratori e turisti per via della ottima protezione dal sole
2 Halvor Halvorson, Nashua, New Hampshire, USA, inventore del Sun-Helmet
3 Due caratteristiche particolarmente apprezzate del telaio in primis ma anche dell'intero cappello sono la leggerezza ma anche la possibilità di orientare lo scudo a piacere
 Lo scudo è rialzato per permettere la circolazione dell'aria
 Negli anni il cappello fu talvolta arricchito di una zanzariera per proteggersi dagli insetti delle zone tropicali
 Dopo il periodo d'oro delle evoluzioni dei cappelli la situazione si stabilizza e il cappello diviene oggetto di moda, come il Borsalino.
 Il cappello è dotato di una guida o meccanismo scorrevole che permette l'apertura e chiusura dello scudo.
8 Il cappello deriva chiaramente dalla struttura di un ombrello

martedì 5 giugno 2018

STEP#10: La Pubblicità


La pubblicità è una delle forme di comunicazione di massa finalizzata a creare consenso intorno alla propria immagine o ai propri prodotti.
Collegandosi al brevetto analizzato (“Improvement in Sun-Helmet”) e ricordando che una delle sue evoluzioni fu il casco coloniale si può parlare di pubblicità in quanto questo tipo di copricapo fu in produzione per molti anni da parte di grandi aziende fornitrici degli eserciti. Nella sua forma "bellica" ritroviamo molte immagini raffiguranti pubblicità di elmetti coloniali.



Un’azienda sopravvissuta fino ai giorni nostri che fece ampio uso della pubblicità per ricercare consensi è la Stetson che produsse elmetti dal 1865 per passare poi a cappelli da “Cowboy”.

Non si trovano in rete immagini rappresentanti antiche pubblicità del Sun-Helmet nella sua forma originaria. Tuttavia dopo aver condotto alcune ricerche su questo tipo di copricapo si nota che gli algoritmi pubblicitari dei principali motori di ricerca consigliano l’acquisto della variante moderna del Sun-Helmet poiché ricorrente nelle ricerche effettuate.
Di seguito alcune immagini e video.



Acquisti consigliati dagli algoritmi dei motori di ricerca


Ricerca su Amazon del cappello



                                     Video con immagini dell'epoca della fabbricazione dei "Pith Helmet"






































lunedì 4 giugno 2018

STEP#9: L'impresa assegnataria

Il brevetto del Sun-Helmet di Halvorson è assegnato a William Earl di Nashua, New Hampshire e Benjamin A. Earl di Philadelphia.
Le uniche notizie trovate su William Earl sono tratte da un documento dell'epoca proveniente dalla biblioteca di Nashua che descrive la storia della città ed in particolare la storia della meccanica in tale luogo. "We have attempted, in this article, to give a list of working machines that originated in Nashua, the better to give a true idea of Nashua’s share in the mechanical development and progress of’ this mechanical age.". Un passo in lingua originale tratto dal documento dove attesta appunto la volontà di descrivere i progressi della meccanica a Nashua dal 1815 circa fino alla fine del 1800.
Nella lista di invenzioni si ritrova il nome di William Earl, imprenditore dell'epoca che finanziava e talvolta acquisiva le varie invenzioni che nascevano in quel periodo.

Il nome di Benjamin A. Earl invece si ritrova invece in un ulteriore brevetto del 1863 (US38156) riguardante "Improvement composition for lubrificating wool".



domenica 3 giugno 2018

STEP#8: L'inventore

Il brevetto "Improvement in Sun-helmet" è stato depositato da Halvor Halvorson di Nashua, New Hampshire.
Come si evince dal nome l'inventore ha origini norvegesi.
L'immigrazione norvegese negli Stati Uniti ebbe inizio nella prima metà del 1800, le destinazioni erano prevalentemente il nord degli Stati Uniti o il Canada. Si stima che circa 800000 norvegesi tra il 1825 e il 1915 immigrarono nel nord America.
Le ragioni delle varie ondate di immigrazioni furono la ricerca di nuove opportunità nel nuovo mondo ma anche i disastri dell'agricoltura del 1800: "The European Potato Famine", la grande carestia che colpì l'europa.
Tornando al brevetto troviamo informazioni più dettagliate dell'inventore in un documento ("A History of Norwegians immigration to the United States") dove si parla di Halvor Halvorson, figlio di Cleophas Halvorson di Newark, che sposò nel 1869 Sarah Gravdal, figlia di Gullik Gravdal.
Informazioni più dettagliate sono difficili da ricercare in quanto Halvorson è figlio di uno dei patriarchi della comunità norvegese e i registri delle emigrazioni norvegesi è andata perduta.

Halvor nel corso della sua vita depositò molti altri brevetti ciò è testimoniato da un ulteriore documento
1847, "Scientific American vol. 3: Journal of scientific, mechanical and other improvements", 
New York.
Il brevetto citato in questo documento è "Improvement in preparing Raw Hides", migliorie nella preparazione di cuoio e pellami grezzi.
Steerage passengers embarking (early immigrants)

Dalla Norvegia al New Hampshire,USA

martedì 29 maggio 2018

STEP#7: Gli Sviluppi dell'invenzione fino ad oggi

Dopo aver parlato del passato riguardante il brevetto passiamo ai giorni nostri.
E' interessante notare, come già accennato in un precedente post, all'evoluzione del Sun-Helmet dal 1879 agli anni 2000.
Si ritrovano inizialmente le innovazioni legate alla circolazione dell'aria e alla cura nel scegliere lo scudo nei primi elmetti militari delle grandi potenze europee.
Successivamente si assiste ad una metamorfosi: il cappello diventa l'inseparabile oggetto degli esploratori nelle regioni tropicali, con talvolta l'aggiunta di una rete anti insetti.
A partire dagli anni seguenti i cappelli diventano oggetti di moda(come il Borsalino) finchè nel XXI secolo ricompare il Sun-Helmet nella sua forma originale.
Infatti facendo alcune ricerche su internet ed in particolare sui principali siti di e-commerce sotto il nome di "cappello ombrello" si possono trovare moltissimi modelli estremamente fedeli al brevetto originale.
Nel corso di 140 anni si è passati dall'ambito militare all'ambito ludico attraverso un percorso decisamente variegato.
Di seguito alcune fotografie.


Elmetto da esploratore del 1850
Sun-Helmet originale
"Cappello Ombrello" moderno

venerdì 25 maggio 2018

STEP #6: I precedenti storici dell'invenzione

Parliamo ora dei precedenti storici del brevetto analizzato.

La protezione dai raggi solari verso la metà del XIX secolo fu un tema molto ricorrente, nei successivi anni infatti si giunse ad innovazioni sempre più importanti come dimostrato dai brevetti che si susseguono in quegli anni.
Il brevetto del "nostro" cappello da sole è stato depositato nel 1879 negli Stati Uniti;
spostandoci inizialmente nel vecchio mondo e in particolare nel Regno Unito troviamo il brevetto di Ellwood "Air-chamber Helmet" datato 1851.
Questo elmetto militare può essere definito come "zio" del Sun-Helmet in quanto composto da due coperture separate da un intercapedine per permettere il libero passaggio dell'aria.
Fu in uso dagli anni '50 alla fine degli anni '60 del 1800 presso l'esercito inglese in India.

Tornando negli Stati Uniti nel periodo compreso tra gli anni '50 e '80 dell'800 possiamo trovare moltissimi brevetti che anticipano il Sun-Helmet del 1879.

Analizziamo in ordine cronologico alcuni brevetti:


US13212
(US13212) del 1855 è estremamente simile al cappello del 1879 ma presenta soluzioni tecniche non ancora all'avanguardia.












US34043

(US34043) del 1861 dimostra l'interesse nel miglioramento dei cappelli in quanto protezione per la testa.









US57554
(US57554) del 1866 mostra innovazioni più vicine al Sun-Helmet come la migliorata ventilazione dell'aria.











US70220
(US70220) Infine viene mostrato un brevetto di un ombrello migliorato e con telaio e soluzioni molto simili alle corrispettive presenti nello scudo del Sun-Helmet.













lunedì 14 maggio 2018

lunedì 30 aprile 2018

STEP#3: I CONTESTI


Il brevetto trattato è stato depositato negli USA nel 1879.
Analizziamone ora i principali contesti.




Contesto Storico

Negli Stati Uniti siamo alla fine della guerra di secessione e gli stati erano ancora profondamente divisi. La continua espansione ad Ovest portò a numerosi conflitti con le popolazioni indigene. L'industria statunitense si espanse rapidamente fino all'alba del XX secolo e gli Stati Uniti divennero presto una delle potenze economiche dominanti.
Si vivono anche gli anni del "colonialismo moderno", essenzialmente basato sulla ricerca e conseguente sfruttamento delle risorse nei paesi colonizzati. 

Pith Helmet dotato di protezione per il collo
I presupposti storici della nascita di questo cappello sono molti. Il cappello da sole nel XIX secolo fu largamente utilizzato da contadini, lavoratori o chiunque fosse esposto ai raggi solari per lungo tempo. Già allora, seppur ingenuamente, si comprese la pericolosità dei raggi UV che investono il nostro corpo. I cappelli più rudimentali mostrarono, dopo un certo periodo, carenze e la necessità di un sostanziale rinnovo. Il brevetto di Halvorson del Sun-Helmet fu proprio la ventata d'aria fresca necessaria. le sue innovazioni furono un esempio anche per la successiva produzione degli elmetti militari delle grandi potenze europee denominati (Pith Helmet). Gli elmetti militari infatti sfruttando le nuove caratteristiche tecniche dettate da Halvorson sopravvivranno fino alle ultime campagne militari del XX secolo.





Contesto tecnologico

Siamo negli anni della seconda rivoluzione industriale infatti dal 1870 in poi, si ebbe in Europa e negli Stati Uniti uno sviluppo tecnologico senza precedenti.
Notiamo un evoluzione anche nei materiali utilizzati, come i resistenti e sempre più economici tessuti ottenuti grazie alla meccanizzazione delle industrie. Vengono utilizzati tessuti molto resistenti per la fascia a contatto con la testa ma anche i più innovativi tessuti per lo scudo del cappello che con gli anni si sposterà gradualmente all'utilizzo di fibre sintetiche.
Il materiale consigliato era comune tela
Grazie alle innovazioni tecniche in ambito metallurgico i componenti che formano il telaio garantiscono la leggerezza e la resistenza citata nella descrizione.
Senza ombra di dubbio lo scudo deriva dal comune ombrello, utilizzato già nell'antichità in oriente, sfruttando infatti le conoscenze maturate nel corso degli anni Halvorson è stato in grado di produrre un "ombrello" di piccole dimensioni ma al contempo estremamente resistente.
Per quanto riguarda il materiale dello scudo erano utilizzati tessuti naturali molto resistenti come le comuni tele dell'epoca, già usate per gli ombrelli o per i parasoli, ma con il passare degli anni e delle scoperte si utilizzarono sempre più i tessuti sintetici.




Contesto Sociale

Il cappello da sole proposto nel brevetto non ha mai riscosso molto successo nella forma proposta dall'inventore. Se confrontato con il successo degli altri metodi di protezione dal sole, come gli ombrelli orientali, è quasi inesistente nella storia. Se si pensa invece ad una delle dirette evoluzioni, il Pith Helmet, la situazione è ben diversa: i numeri di produzione e di utilizzo sono enormi poichè utilizzati, ancora oggi, dagli eserciti in tutto l'arco del '900.
E' curioso notare come oggigiorno abbia ripreso piede l'invenzione nella sua forma originale come giocattolo per bambini oppure come cappello da usare durante feste, in spiaggia e luoghi molto esposti al sole. Si può concludere pertanto che il Sun Helmet di Halvorson ha avuto bisogno di "soli" 140 anni per raggiungere il successo tanto sperato.



Contesto Narrativo

Partendo da una semplice analisi etimologica della parola "Sun-Helmet" si giunge ad interessanti risultati.

Già nella descrizione del dizionario in lingua inglese viene specificato che il cappello fu usato prevalentemente nel passato.


Analizziamo ora la presenza di questa parola nel corso degli anni: con la freccia rossa è stata segnalata la data del brevetto, 1879. Dopo aver compreso la storia di questa invenzione l'analisi del grafico è cosa facile. Negli anni precedenti al 1879 vi sono le prime rudimentali invenzioni di questo genere che pongono la base al cappello di Halvorson. Tuttavia si riscontra il maggior utilizzo di "Sun Helmet" alla fine del 1800 e durante tutto il 1900. Ciò è giustificato dal fatto che, come accennato in precedenza, il Sun Helmet presto si evolverà nel suo omologo militare che verrà utilizzato in moltissimi dei conflitti del XX secolo.

In particolare nella narrativa si trovano poche citazioni al cappello nella sua forma originale mentre invece sono presenti molti testi in cui è presente il Sun helmet "militare": partendo da documentazioni storiche degli elmetti o resoconti di guerra, fino a veri e propri romanzi ambientati nell'800 e nel 900.

Nei post successivi verranno presentati i testi che forniscono i migliori spunti.

domenica 15 aprile 2018

STEP#2: GLOSSARIO

Termini Significativi:

  • Shield: Scudo(parte che protegge dal sole)
  • Supporting-frame: Telaio di supporto
  • Parts: Parti, componenti
  • Helmet: Casco(riferito al cappello)
  • Ribs: Costa, asta di supporto
  • Rods: Aste
  • Stretchers: Tiranti
  • Lips: Bordi
  • Runner: Meccanismo scorrevole, guida 
  • Staff: Staffa
  • Spring: Molla
  • Webbing-strip/webbing-band: striscia o banda di tessuto intrecciato per cinghie molto resistente
  • Sun: Sole
  • Chin-strap: laccio sotto al mento
  • Parasol: Parasole(ombrello)
  • Ventilation: Ventilazione
  • Head: Testa
  • Adjustable: Regolabile
  • Pivoted: Imperniato, fissato

sabato 14 aprile 2018

STEP#1: DESCRIZIONE

"Improvement in Sun-Helmet"


Il Cappello da sole o Sun-Helmet (US213415è stato ideato e brevettato da Halvor Halvorson da Nashua, contea di Hillsborough e stato del New Hampshire.
Uno degli scopi della descrizione del brevetto, come riportato dall’autore, era quello di permettere a qualsiasi persona abile nel “fare” di comprendere il funzionamento dell’invenzione grazie anche ai dettagliati disegni. 
Il cappello che analizzeremo appartiene ad una categoria di copricapi che possiedono lo “scudo” separato e posto sopra la testa, in modo da permettere il libero passaggio dell’aria.

I DISEGNI





La figura 1 è una vista prospettica del cappello.



la figura 2 è una vista più nel dettaglio del telaio di supporto.



La figura 3 è una porzione che mostra la modalità di fissaggio delle aste al telaio.









COM’E’ FATTO?

Nei disegni, A,  si riferisce allo scudo (la parte che protegge dal sole), molto simile ad un comune parasole che ricopre un telaio, D, estremamente leggero ma al contempo resistente.
Le aste del telaio sono supportate, una volta estese da tiranti, C, fissati alle loro estremità, f, al telaio grazie al meccanismo riportato in fig. 3. I tiranti sono costruiti in modo da richiudersi contro le aste quando il cappello viene ripiegato.
I tiranti C alle loro estremità interne sono imperniate ad un meccanismo scorrevole, C’, a sua volta inserito in una breve guida che prosegue fino all’estremità superiore del cappello (che permette l’apertura e la chiusura del telaio). Quest’ultima possiede infine una molla per bloccare il meccanismo scorrevole una volta aperto lo scudo.
Ai tiranti C vicino alle loro estremità sono fissate ulteriori aste di supporto C’’, che si estendono verso il basso fino ad una banda o un elastico B. Le aste di supporto C’’ non presentano tutte la stessa lunghezza: quelle più corte vanno nella parte anteriore mentre quelle più lunghe in quella posteriore come mostrato in fig.1. L’inclinazione dello scudo può essere decisa a piacere variando la posizione delle aste corte anche se lo scudo dovrebbe essere il più orizzontale possibile.
La banda B (che andrà a contatto con il capo) potrebbe essere di comune tessuto intrecciato o materiali resistenti simili, ma anche un elastico; è preferibile tuttavia comune tela con un nastro B’’ nella parte a contatto con la nuca.
La banda presenta una fibbia, d, che permette di regolare la misura a piacere; per consentire una maggiore sicurezza è possibile aggiungere una striscia di tessuto sotto il mento, B’, come mostrato in figura.

MODALITA’ DI UTILIZZO

Quando non in uso può essere ripiegato come un comune parasole dopo averlo rimosso dalla testa premendo la molla presente sulla staffa, b, che blocca il meccanismo scorrevole C’.
Lo scudo infine può essere ripiegato accuratamente e all’occorrenza riposto in tasca.

A CHI E’ DIRETTO?

A viaggiatori, specialmente in paesi tropicali, turisti, sportivi e chiunque sia sottoposto ad una lunga esposizione ai raggi solari.

PRESENTAZIONI

Presentazioni

Salve a tutti, mi chiamo Andrea Tardito e frequento il primo anno di Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino.

In questo blog vorrei rendere disponibile e chiara a tutti l'analisi di un'invenzione del passato brevettata negli Stati Uniti.

Analizzeròil brevetto del cappello da sole (Sun-Helmet) di Halvor Halvorson datato 1879.
Fornirò documenti, link, ricerche e molto altro per esplorare tutti i campi del brevetto e cercare di suscitare l'interesse dei lettori.